Come combattere le Dipedenze Sassuolo

Cosa sono le dipendenze?

DipendenzeLe dipendenze sono disturbi correlati a sostanze. Si tratta di sostanze che agiscono sul corpo e sulla mente della persona con effetti particolarmente significativi quando il loro uso è importante in quantità e protratto nel tempo.

Fin dai tempi più antichi l’umanità ha fatto uso di sostanze di ogni genere nella speranza di alleviare il dolore fisico, la sofferenza e la fatica o con l’obiettivo di alterare gli stati di coscienza.

Questa ultima pratica in particolare è spesso stata legata a credenze, miti e tentativi di contatto con forze interiori e/o esterne come i vari “spiriti” caratteristici di diverse popolazioni “primitive”.

Quasi tutti i popoli hanno scoperto sostanze intossicanti che producono effetti sul sistema nervoso centrale, attenuano l’ansia,  l’angoscia e la fatica fisica e mentale o producono stati d’euforia. Nonostante le conseguenze spesso devastanti prodotte dall’assunzione di tali sostanze, i loro effetti iniziali di solito sono piacevoli e ciò potrebbe essere alla radice dell’abuso.

Le dipendenze oggi

L’abuso di sostanze stupefacenti e le sue conseguenze costituiscono probabilmente oggi, in tutto il mondo, uno dei maggiori problemi di salute e di ordine pubblico. L’abuso, oltre a gravissimi danni organici, porta a un grave deterioramento delle funzioni cognitive e psichiche. Causa inoltre una notevole perdita di autonomia e di capacità di controllare gli impulsi. Porta spesso alla rottura dell’unità familiare, a incidenti e a decadimento delle capacità lavorative.

I disturbi correlati a sostanze comprendono anche i disturbi secondari all’assunzione di una sostanza di abuso (incluso l’alcool), agli effetti collaterali di un farmaco e all’esposizione a tossine. Si può distinguere la dipendenza da sostanze dal suo abuso saltuario.

Come si manifestano le dipendenze?

Per quel che riguarda la manifestazione della dipendenza, causata da un abuso regolare e continuativo di una determinata sostanza, essa (la dipendenza) si esplica attraverso un gruppo di sintomi cognitivi, comportamentali e fisiologici indicativi che il soggetto continua a far uso della sostanza nonostante la presenza di problemi significativi correlati alla stessa. Vi è la presenza di una sempre maggior tolleranza alla quantità di sostanza assunta per raggiungere l’effetto desiderato; si verifica inoltre l’effetto dell’astinenza che comporta una modificazione del comportamento con eventi sia fisici che psicologici.

Tale situazione si verifica quando il soggetto non fa più uso della sostanza dopo che ne ha fatto un uso massiccio, continuativo e spesso compulsivo per un tempo significativo a produrre dipendenza fisica. Solitamente si fa un’assunzione della sostanza in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto pensato in origine a cui si associa un desiderio espresso di limitarne o comunque regolarne l’uso. Vi è l’impiego di una gran quantità di tempo per ottenere la sostanza, per usarla o per ristabilirsi dai suoi effetti.

In certi casi tutte le attività quotidiane ruotano intorno alla sostanza. Importanti attività sociali, lavorative o ricreative possono essere abbandonate o ridotte a causa della sostanza: ci si può ritirare da attività familiari o hobbies con il fine di cercare la sostanza, usarla in privato o con amici. Nonostante si riconosca il ruolo della sostanza nel creare un problema psicologico e fisico, a dispetto delle prove evidenti delle difficoltà che essa provoca, si continua a farne uso.

Cos’è l’abuso saltuario?

Nel caso di abuso saltuario invece si tratta di una situazione che può caratterizzare alcuni momenti della vita di una persona, di occasioni o condizioni particolari e contingenti che tuttavia, se si ripetono spesso in un tempo prolungato, possono portare alla dipendenza.

L’abuso saltuario può avere conseguenze negative e pericolose che si verificano solitamente quando viene richiesto alla persona di adempiere ai principali obblighi legati al ruolo sul lavoro, a scuola o a casa. In questo caso se tali incombenze seguono temporalmente l’abuso di sostanza la persona può manifestare segni di intossicazione o altri sintomi correlati che gli impediscono di svolgere in maniera adeguata le mansioni richieste.

Vi possono essere ripetute assenze o scarse prestazioni lavorative correlate a ricorrenti effetti collaterali residui; uno studente può presentare assenze, sospensioni o espulsioni o scarsi risultati scolastici correlati all’uso di sostanze. In questa situazione può accadere di intossicarsi ripetutamente in situazioni fisicamente rischiose, come per esempio prima di mettersi alla guida di un’auto con le terribili conseguenze che tutti conosciamo.

Si continua a far uso di sostanze malgrado una storia di conseguenze indesiderabili, persistenti o ricorrenti sul piano sociale o interpersonale, come difficoltà coniugali o divorzio, problemi lavorativi e di relazione sociale, scontri verbali o addirittura fisici.

L’uso inopportuno di sostanze rappresenta dunque per il soggetto, per la sua famiglia e per la società intera un serio problema che si caratterizza come malessere, sofferenza e in alcuni casi, grave dipendenza per la persona interessata, come disagio e sofferenza per i familiari e come danno sociale ed economico per la famiglia e la società.

Le sostanze che causano dipendenza fisica e psichica sono numerose e mutevoli a seconda dell’epoca storica, delle mode e delle società.

Quali sostanze possono produrre dipendenza?

Nel nostro Paese possiamo citare come sostanze più diffuse l’alcool, l’hashish e la marijuana, l’eroina e la cocaina, diverse anfetamine (extasy per esempio)e altre droghe chimiche di cui spesso è difficile conoscere la composizione perché essa cambia con grande rapidità.

L’utilizzo di sostanze che modificano lo stato della mente assume oggi dei significati che, se in gran parte confermano le modalità e i significati tradizionali del loro uso nella società: essere duri e forti, per esempio, o essere performanti e competitivi, per altri aspetti ne rappresentano delle novità. Pensiamo ad esempio al desiderio di inclusione sociale nei gruppi giovanili per cui in certi ambienti l’uso di una particolare sostanza rappresenta un “obbligo sociale” per essere accettati e considerati. Un altro utilizzo che possiamo considerare sia vecchio che in parte nuovo è quello della autoterapia.

Pensano cioè di risolvere loro problemi personali di timidezza, insicurezza, poca socievolezza, ecc. con l’assunzione di una sostanza. Oppure ritengono di aver bisogno di una spinta psicologica, di trovare maggiore energia o anche ritengono di aver bisogno di perdere il contatto con la realtà rifugiandosi in un mondo dorato e protettivo dove si sta bene e tutto si risolve, ecc. ecc.

Sempre più persone usano sostanze con fini autoterapeutici essendo consapevoli di tale significato ma non riuscendo poi, comunque, a padroneggiarne l’assunzione e finendo per abusarne e diventarne dipendenti con la evidente conseguenza che non solo l’autoterapia è fallita, ma ha addirittura creato ulteriori gravissimi danni e problemi.