Come combattere i disturbi del sonno Sassuolo
Cosa sono i disturbi del sonno? Come si manifesta?
Il sonno è quello stato di riposo caratterizzato da una fase di non veglia e di perdita di contatto con la realtà. Se durante la veglia il soggetto mantiene un buon controllo della realtà, esterna e interna a sé, durante il sonno tale controllo svanisce e il soggetto si “abbandona” a una condizione di rilassamento e di lontananza dalla coscienza e dalla consapevolezza.
Il sonno è spesso visto (o sarebbe meglio dire che è stato in passato spesso visto) come una condizione di passività contrariamente alla veglia vista invece come condizione di attività. In questa accezione il sonno è stato a volte scioccamente considerato come una perdita di tempo e come una attività da fannulloni. Alcuni luoghi comuni vedono il sonno come una caratteristica di gente poco attiva e chi dorme molto come un individuo un po’ passivo e fragile. Ovviamente vale la valutazione contraria nel vedere e valutare coloro che dormono poco come persone forti e attive che hanno bisogno di poco riposo per essere in forma.
E’ necessario dire con chiarezza che tali idee appaiono sbagliate e superate e che il sonno ha visto negli ultimi anni una sua importante rivalutazione sia nella quantità (è bene dormire un certo numero di ore e non meno) sia nella qualità.
Ovviamente anche il sonno come quasi tutte le attività umane ha una sua relatività rispetto ai singoli individui e così ci sono persone che dormono a sufficienza con una quantità di ore inferiore ad altri. Si considera che una buona media sia comunque quella di dormire circa 7 ore per notte.
A cosa serve il sonno?
Il sonno ha molte funzioni. Le più importati si dividono nelle seguenti categorie:
- funzione di riposo
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sonno come ripristino dei ricordi e risistemazione delle attività cerebrali
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funzione di fuga dalle preoccupazioni della vita
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sonno come attività onirica
Il sonno è dunque una attività indispensabile alla vita e svolge un funzione fondamentale nel ristoro del corpo e della mente. Ha inoltre quella essenziale funzione di organizzare i ricordi immagazzinati nelle attività quotidiane e nel riorganizzare le attività cerebrali. In questo modo la nostra mente si riorganizza secondo criteri più ecologici, cancellando o mettendo in secondo piano informazioni ormai obsolete e collegandone altre considerate più importanti.
I disturbi del sonno
I disturbi del sonno sono molteplici e hanno origini molte diverse tra loro. Non è questa la sede per indicare queste origini, basti dire però che coloro che soffrono di un disturbo del sonno debbono innanzitutto rivolgersi al loro medico di famiglia che farà una prima valutazione e invierà eventualmente ad uno specialista o ad un centro specializzato. Se dopo queste indagini emerge che non vi sono ragioni obiettive (organiche) che dimostrino di essere causa di tale disturbo si può pensare che possa esserci una motivazione psicologica.
Tra le cause psicologiche delle difficoltà a dormire possiamo elencare le seguenti:
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stress sul lavoro
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difficoltà economiche
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preoccupazioni personali
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problemi familiari (col coniuge, con i figli, con i genitori)
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difficoltà sentimentali
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ansia
Tali preoccupazioni possono causare una condizione di tensione che:
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ritardano l’addormentamento
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impediscono l’addormentamento
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provocano un risveglio troppo precoce
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causano un sonno con molti risvegli
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producono un sonno poco ristoratore
Tutto ciò non fa che aumentare la condizione di ansia di base e conseguentemente l’individuo entra in un circolo vizioso per cui dall’ansia e dalle preoccupazioni si passa al disturbo del sonno e questo provoca a sua volta un aumento dell’ansia e dello stress in un vortice sempre più forte e ingestibile.
Cosa fare?
Come detto in precedenza la prima cosa da fare è quella di capire le ragioni di questo disturbo facendo ricerche e valutazioni mediche che ne trovino, quando ci sono, le cause sanitarie.
Nel caso dalle indagini non emerga nulla di significativo e resti dunque l’ipotesi delle origini psicologiche di tale disturbo si può fare una valutazione della condizione personale e familiare del soggetto e impostare una consulenza e/o un supporto psicologico specifico per quella singola situazione.