Sopportare la frustrazione nello sport
Cos’è l’ansia nello sport?
Cosa vuol dire essere i vantaggio o in svantaggio?
Nel corso di una competizione sportiva ci si può trovare in differenti situazioni psicologiche rispetto al fatto di essere in vantaggio o in svantaggio. Le reazioni a queste diverse situazioni sono molto differenti tra loro.
Trovarsi in vantaggio è in genere di aiuto alla tranquillità e alle aspettative positive sulle proprie capacità di vincere. Ciò si trasmette sul controllo delle azioni e dell’impegno con effetti utili.
Al contrario trovarsi in svantaggio e dover recuperare costituisce una situazione più complessa. Può costituire uno stimolo all’impegno e all’agonismo ma mettere anche in ulteriore e più grave difficoltà. L’atteggiamento positivo di lotta quando si è in svantaggio è caratteristico di persone e/o di squadre forti psicologicamente.
Essere in svantaggio e trovare la forza, la calma e la costanza per rimontare rappresenta infatti un comportamento che caratterizza una condizione di grande sicurezza e fiducia nei propri mezzi.
Come trovare lo slancio della vittoria?
Per tutti coloro che praticano qualunque attività sportiva agonistica o amatoriale (dove spesso l’agonismo non è di certo minore che nelle attività competitive ufficiali!) trovare la forza di reagire è cosa complicata. Tuttavia è fattibile se porta a risultati immediati o comunque ravvicinati.
Se la propria azione di rimonta non ottiene il successo ricercato allora la procedura di impegno comincia a dare segni di crisi, di sofferenza e di sfiducia.
E’ soprattutto in questi casi che bisogno fare riferimento alle proprie energie psichiche “di riserva”. Queste sono date dalla storia precedente, alle sicurezze accumulate nel passato e, in fondo, alla propria idea di sé costruita nel tempo.
Senza capacità di sopportare la frustrazione dello svantaggio e la paura della sconfitta non si lavora per il recupero e per una eventuale e possibile vittoria.
Specialmente nelle competizioni individuali è a volte “più facile” (sul piano psicologico) cominciare a pensare che l’altro è più forte, che la gara ormai è compromessa. Risulta più difficole accettare la frustrazione (che spesso ha toni di umiliazione e di perdita di valore come atleta e come persona) e trovare forza, energia e costanza per recuperare il terreno perduto.