L’approccio attuale considera le malattie psichiatriche secondo il concetto di multidimensionalità e cioè le colloca all’interno di un “modello biopsicosociale” che vede come base, causa e occasione della sofferenza psichica la profonda interazione tra fattori genetici, organici, psicologici, sociali e culturali: anche la cura di queste malattie, dunque, deve saper cogliere tale multidimensionalità.

Da qui l’utilità di associare farmacoterapia e psicoterapia partendo dall’evidenza clinica che il trattamento combinato risulta più efficace di ciascuna delle due modalità terapeutiche usate singolarmente.

Ma perché assumere psicofarmaci?

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