Il lavoro è un aspetto fondamentale nella vita di quasi tutti. Il lavoro tuttavia non è una attività facile né da trovare, né da gestire, né da tenere. Ciò vale per tutte le persone indipendentemente dalle caratteristiche di ognuno: dalle differenti capacità cognitive, da eventuali difficoltà psichiche, sociali, relazionali, ecc.

A maggior ragione le difficoltà appena dette rappresentano un elemento di grande impedimento nell’accesso al lavoro per persone caratterizzate o da una disabilità psico fisica o da una condizione di fragilità psicologica e sociale. Proprio per questi motivi sono ormai circa 30 anni che sono nati dei servizi appositi per aiutare alcune fasce di popolazione ad accedere al mondo del lavoro. Si tratta di servizi per l’inserimento lavorativo, la professionalizzazione e la formazione specifica dei disabili e di persone appartenenti alle cosiddette fasce deboli di popolazione.

E’ bene fare un’altra precisazione, a proposito dell’inserimento lavorativo, che è la seguente. Intendiamo per inserimento lavorativo tutte quelle attività che non solo portano la persona interessata ad accedere ad una occupazione “vera” ma anche altre numerose attività di formazione, di stages, ergoterapiche, di supporto e di consolidamento personale che sono requisiti indispensabili per potersi presentare utilmente alla soglia del mondo del lavoro per entrarvi con capacità e competenza.

L’inserimento lavorativo si configura dunque come una attività psico sociale e formativa che accoglie, valuta, prepara, forma e sostiene la persona in un percorso complesso di arricchimento personale sia sul piano delle competenze pratiche che su quello della sicurezza personale.

Per lavorare è infatti necessario conoscere le mansioni che si è chiamati a svolgere ma anche, soprattutto, è necessario essere in grado di affrontare l’ansia del confronto, l’ansia da prestazione e essere capaci di stabilire relazioni adeguate con i compagni di lavoro, con i capi e i responsabili.

Quante volte infatti la persona è capace di svolgere le mansioni assegnate ma è in ansia per ciò che pensa che gli altri pensano di lei, per i giudizi sul suo operato, ecc. Sono spesso queste paure e ansie che diventano delle vere angosce che fanno fallire tanti tentativi di inserimento lavorativo dove pure le mansioni sono conosciute e padroneggiate.

Nel percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo l’operatore si trova dunque a giocare diversi ruoli: è colui che valuta le capacità e le conoscenze, quello che accompagna e rassicura, quello che aiuta a decodificare segnali e paure, quello che accelera o rallenta.

A volte l’inserimento lavorativo si rivela particolarmente difficile o non possibile. Perché la persona non è in grado, per le sue limitazioni personali fisiche e cognitive, di risultare adeguata al compito o perché le sue condizioni di insicurezza e fragilità psicologica sono tali da bloccare l’agire e le competenze. Allora l’operatore è chiamato a coinvolgere altri eventuali servizi sociali e sanitari (per esempio il servizio di psicologia o di salute mentale, o il sert se ci sono problemi di dipendenza patologica) per sostenere la persona a cambiare e così ad assumere le necessarie competenze per affrontare gli ostacoli che fino a quel momento gli hanno impedito un utile accesso al mondo del lavoro. In altri casi però l’operatore dovrà prendere atto che per quella persona le difficoltà sono ancora tali e tante che il lavoro si rivela un obiettivo lontano se non impossibile. E così si lavorerà alla inclusione sociale e ad attività ergoterapiche oppure a stages protetti che permetteranno comunque una importantissima attività sociale, relazionale e in parte lavorativa.

Tornando ai discorsi iniziali riteniamo di dover sottolineare come le attività di inserimento lavorativo e/o di inclusione sociale siano attività che a pieno titolo si collocano nell’ambito della cura e del sostegno alle persone che si rivolgono ai servizi sociali e sanitari e come esse siano essenziali in un percorso di presa in carico globale della persona.

Il lavoro e/o l’inclusione sociale diventano dunque parte fondante di un percorso di miglioramento della propria vita, di quella dei propri familiari e permettono agli interessati di sentirsi più adeguati, accettati, competenti e capaci. Ciò migliora le loro capacità individuali, di adulti e di genitori, diminuisce l’accesso ai servizi di cura e contribuisce a mantenere la persona in condizioni di buona salute.

Il nostro studio è in grado di predisporre progetti mirati di approfondimento di tutte le tematiche concernenti l’inserimento lavorativo, le attività ergoterapiche, di stages e di inclusione sociale attraverso personale specializzato e di grande esperienza nel campo.