Scegliere la scuola giusta è a volte una cosa semplicissima. Ci sono alcuni che sanno bene, fin da adolescenti, cosa piace loro fare. Ho sempre pensato di fare il medico! Ho sempre sognato di lavorare nel campo dell’arte! Mi piacerebbe continuare con l’attività della mia famiglia! Voglio fare un lavoro che mi porti a viaggiare! E così via…….. Coloro che pensano in questo modo non hanno bisogno di un orientamento scolastico e professionale perché sanno già bene cosa vogliono fare e dunque quale strada debbono intraprendere per realizzare i loro progetti.
Molti altri tuttavia, specialmente a 14/15 anni, non hanno ancora “deciso” che tipo di attività e di vita ritengono sia giusta per loro. In questo caso risulta particolarmente utile, a nostro avviso, scegliere un percorso scolastico ad ampio spettro che permetta una formazione generale che possa introdurre, successivamente, a delle scelte larghe.
Se non ho ancora deciso cosa fare e voglio tenere aperte molte possibilità dovrò dunque scegliere quella scuola che non mi indirizzi troppo verso un percorso definito ma che mi lasci invece molte opportunità aperte.
Quando però si arriva alla fine della scuola superiore e si desidera continuare è necessario fare una scelta che diventa fondamentale per definire il tipo di attività o almeno di contesto in cui la persona troverà occupazione. In questo caso il ragazzo/a può aver maturato una idea generale ma avere ancora dei dubbi e delle incertezze. O anche avere dei desideri ma non essere convinto di essere in grado di realizzarli per le proprie caratteristiche psicologiche, cognitive, familiari, ecc.
Ci possono essere situazioni dove dunque può risultare utile farsi aiutare da personale adatto a fare la scelta giusta. Cosa intendiamo per scelta giusta. Intendiamo quella scelta che risponde a bisogni di identità, che rappresenta un completamento della propria idea di sé e che, contemporaneamente il ragazzo/ ritiene di essere in grado di fare positivamente.
Allo stesso tempo è utile e a volte necessario che tale scelta del figlio/a si inquadri in un ambiente familiare che la accetta e la considera giusta per il ragazzo/a ma anche per la famiglia.
Con questa considerazione vogliamo dire che le aspettative dei genitori rappresentano spesso degli elementi con cui fare i conti. Con ciò non diamo nessun giudizio di valore se sia giusto, corretto o utile. E’ comunque realistico ritenere che se nel contesto familiare i genitori, o uno di essi, desidera fortemente che il figlio/a continui l’attività familiare, oppure faccia un certo lavoro piuttosto che un altro, sia importante tenerne conto e provare a capire come operare una scelta che permetta al soggetto di sentirsi bene e non in conflitto con i propri genitori.
Ciò non è sempre semplice perché alcune aspettative sono chiare e definite e il figlio è “veramente” libero di realizzarle oppure no, in altri casi le aspettative sono sempre chiare e definite ma il figlio non è libero di realizzare qualcosa d’altro se non quelle. Questa situazione è descritta bene dalla frase : “puoi fare quello che vuoi” accompagnata da atteggiamenti, comportamenti, toni di voce, espressioni facciali ed emotive tali che significano esattamente il contrario.
In questo caso è consigliabile una riflessione di tutta la famiglia sulla scelta da fare, sull’impatto che tale scelta avrà su ognuno, sulla possibilità reale del figlio/a di fare un’altra scelta senza deludere i propri genitori ma sentendosi ancora amato/a e accettato nonostante si siano fatte scelte diverse da quelle desiderate dagli adulti.
Capita altre volte che il ragazzo/a, pur libero di fare la scelta che preferisce, non abbia le idee chiare, voglia capire meglio le conseguenze sulla propria vita di una certa professione piuttosto che un’altra.
In tutti i casi sopra menzionati, che sono ovviamente dei semplici esempi che non esauriscono la tematica che si presenta varia e infinita, può essere utile fare alcuni incontri con uno specialista della mente che, anche attraverso eventuali somministrazioni di test, aiuti la persona a capire meglio se stesso, le proprie aspettative emotive e a operare di conseguenza le scelte più opportune.
Nei casi in cui la scelta del giovane è strettamente legata alle aspettative dei familiari la consulenza si estenderà anche all’intero gruppo familiare.